Sono sopravvissuta.
Sì, contro ogni previsione, sono sopravvissuta a questo fine settimana tanto stancante quanto meraviglioso. Partiamo dal principio: sabato sono stata al Mammacheblog al Quanta Village di Milano. Partenza ore 6 da un Valdarno con 7 gradi, Frecciarossa gelido con aria condizionata accesa, metro a Milano ed eccomi. Mi sono anche attivata il premium di Spotify per l’occasione. Una giornata piena di grandi emozioni.

Prima una foto con le adorate #runningformommies, doverosa. Anche se non abbiamo vinto il FattoreMammaAward non importa: non avete idea di quanto mi state aiutando col gruppo. Poi i baci e gli abbracci con le già note e (anche se sono timida e non sono il tipo da approccio “ehi ciao! Sai chi sono?“) incontri “face to face” con chi avevi solo immaginato. E poi il rimpianto, di nuovo, di non averne notate tante.

Giornata fantastica, organizzata in modo impeccabile dalle padrone di casa di FattoreMamma, in particolare la “di verde sempre vestita e accessoriata” @jolandarestano. Menzione speciale alla @spora che avevo immaginato bionda, spocchiosa e piena di sé ma che si è rivelata invece deliziosa con una vocina tenerissima e uno spiccato accento quasi francese. Di @mammafelice, invece, mi sono perdutamente innamorata: è una di quelle persone che vorrei sempre qui, a casa mia, a dirmi quanto sono speciale.
Poi le #sfidedimamma, con una donna che mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta: Federica Lisi. Immaginatevi una donna, rimasta sola prematuramente dopo una tragedia immensa, a crescere 5 bambini. Ecco no, non è triste, disperata e abbandonata allo sconforto: una donna fantastica, forte, piena di vita, piena di speranza e di voglia di sorridere. Avrei voluto stringerle la mano ma, as usual, non ne ho avuto il coraggio.
Il pranzo, una pausa per ricaricare il telefono e via, si riparte con la parte della giornata che preferisco: si parla di genitori digitali! Intervengono Manamò, Barbara di Coderdojo e Dianora Bardi di imparadigitale.it. Ma a questa parte preferisco dedicare un altro post speciale, merita davvero.

Giusto il tempo di incontrare una collega Quinnycasters nella via per la metro ed è di nuovo Frecciarossa fino a Firenze e treno (regionalissimochefermainTUTTElemaledettestazioni) e alle 21,40 sono a casa, stravolta. Una cena veloce, il pupo euforico che non ti ha visto tutto il giorno e non ne vuol sapere di dormire e via a letto. Anzi no, guardiamoci prima tutto Django in lingua originale vai.
Il pupo sta mettendo i molari e si è svegliato alle 4. Non ho più dormito fino alle 6,30, ora in cui mi sono alzata e ho preparato tutto per la Deejayten di Firenze. Ci tenevo troppo a partecipare. Purtroppo non mi sono potuta allenare molto, vuoi il tempo e vuoi una brutta bronchite aggravata perchè trascurata e 10 giorni di bombe antibiotiche ma non importa: ci volevo essere a tutti i costi.
Sistemo la famiglia (pioverà? farà freddo? farà caldo? boh non ci si capisce più nulla…) dovevo assolutamente arrivare a Firenze verso le 8 per ritirare maglia, zainetto e pettorale. Raccattiamo mia madre per strada e via, direzione Firenze. Padreh della creatura ci lascia vicino a Santa Croce, corriamo in Piazza della signoria ma no, il DeejayVillage è in Santa Croce quindi retrofont e nuova corsa. Miracolosamente ce la facciamo: ritiriamo tutto in tempo e via, verso la partenza. Lui che, incoraggiante come al solito, prima di partire mi dice “ma non è che senza occhiali ti ritrovano a San Frediano?“
Renzi e Linus in prima fila e il Trio Medusa (che adoro) a gestire il tutto. Ero convinta che non avrei corso ma una volta partiti è stato fantastico: se 10500 persone corrono corri anche tu.

Ha corso persino mia mamma, che non ha mai corso in vita sua. Un enorme fiume viola ha invaso Firenze: professionisti, giovani, anziani, bambini, cani… tutti con una gioia e dei sorrisi sulla faccia che non vi riesco a spiegare. I turisti ci fotografavano, increduli. Ed ho corso, ho corso come mai sono riuscita a correre in vita mia. La giornata poi si è rivelata splendida, con un cielo azzurro come non vedevamo da tempo.
5 km in 35 minuti: mai successo.

Non riesco nemmeno a spiegarvi l’emozione, avevo le lacrime agli occhi. Ho tagliato il mio primo traguardo fiera di me e con una forza che mi avrebbe fatto correre per altri 5 km.
Dopo un pomeriggio da Decathlon per cercare le scarpe nuove alle 10 sono crollata sul divano, ma volete mettere????
PS: mia mamma ha chiuso i 5km della deejayten in 45 dignitosissimi minuti.
Un week end davvero intenso! E’ stato un piacere conoscerti ed abbracciarti. Beh ma a questo punto, tua mamma deve entrare nel gruppo #runningformommies! eh sì!
Sono dispiaciuta anche io di averti sfiorata, ora che ti vedo nelle foto credo di averti proprio incrociata ma non riconosciuta! Anche io non sono una che facilmente si butta a presentarsi e mi accorgo che questo mi ha impedito di conoscere tante altre mamme che magari seguo sui blog.
Riusciremo mai ad incontrarci?
Sembra sia stata una giornata ricca e intensa…Bello!